SBFI - Sezione Braccio di Ferro Italia - Arm Lady Alina Biryeva

1. Cosa ti ha portato a scegliere questo sport?

Penso sia stata una voce interiore che continuava a dirmi: si, tu puoi farcela. E così ho scelto questo sport, volevo sfidare me stessa ed andare avanti. Il mio corpo era predisposto ma se avessi avuto la spinta di un allenatore, che non ho avuto, sono certa che avrei fatto molto di più.

Quale è stato il risultato di cui vai più orgogliosa? Corrisponde anche al miglior incontro della tua carriera? Ce lo racconti?

Purtroppo ho vissuto quasi tutte le gare come un fallimento, indipendentemente dalla vittoria o sconfitta, ho sempre avuto il rammarico che avrei potuto fare meglio. La migliore soddisfazione per me è stata la sfida con l’atleta spagnola Sonia Miras. Era la mia prima sfida che ho vissuto con ansia e paura ma sono stare proprio queste emozioni a darmi quel colpo di adrenalina che ogni atleta cerca.

Quali sono i tuoi progetti per il futuro?

Oggi faccio la mamma a tempo pieno di Maxim di 3 anni e Mirko di 8 mesi . Loro sono la mia vittoria più grande in 36 anni ma il mio progetto per il futuro è tornare al tavolo di Armwrestling.

Come coordini le tue sessioni di allenamento con la tua vita privata?

Purtroppo penso di essere l’unica donna a non essere mai stata in palestra. Quando gareggiavo mi allenavo con Lorenzo Carabelli e Arutyunyan Hrant.

Quali sono le maggiori difficoltà per una donna che sceglie questo sport?

E’ un po’ dura gestire lavoro famiglia e armwrestling avendo iniziato le gare tardi ma come si dice non è mai troppo tardi basta volerlo.

C’è un modello femminile a cui ti sei ispirata? (non necessariamente nello sport)

Il mio modello?…Non ne ho avuti, ogni passo era un gradino in più per me stessa, per la mia soddisfazione personale.

Cosa vuoi dire alle donne che si avvicinano a questo sport ?

Vorrei dare un consiglio a chi comincia questa fantastica esperienza : non abbiate paura e allenatevi perché la forza fisica non basta serve anche tecnica.