1. Cosa ti ha portato a scegliere questo sport?
Una sera in un bar con amici ho provato scherzando e ridendo a fare braccio di ferro , ho battuto un po di gente , un ragazzo si avvicina e mi dice che dovrei partecipare al campionato italiano o quanto meno andare a vedere e così feci . Quando arrivai nel palazzetto mi vide quel ragazzo che mi diede il consiglio e quasi mi costrinse a partecipare , la mia curiosità era forte e quindi partecipai pensando di vincere ma al contrario arrivai ultima e qui scattò la voglia di intraprendere questo sport per potermi rifare e avere la rivalsa . La voglia di vincere mi ha portato a questo sport.
Quale è stato il risultato di cui vai più orgogliosa? Corrisponde anche al miglior incontro della tua carriera? Ce lo racconti?
Il risultato di cui sono più fiera è stato quando , poco dopo il campionato nazionale ci fu una gara a Parma IL TROFEO TRANSPOTEK e sapevo che era andata la campionessa italiana in carica quindi la più forte , ecco quello era il posto giusto per la mia rivalsa , nel frattempo mi ero allenata mi ero unita a un gruppo per sapere come ci si allenava per vincere e scoprii che la forza non è nulla senza il controllo . In quella competizione avevo l’adrenalina a mille e quando incontrai la campionessa con sangue freddo e grinta la tirai giù e vinsi e mi sentii molto orgogliosa di me perché era il mio obbiettivo e lo superai , da quel giorno il mio percorso nel braccio di ferro è stato un obbiettivo dopo l’altro e se non li superavo mi preparavo per arrivare a superarlo , questo mi ha portato all’incontro migliore della mia carriera ; il mondiale a Tokyo 2005 , ancora oggi ho dei ricordi della mia finale da brivido , la musica i mie compagni che facevano il tifo la mia avversaria agguerrita , ma soprattutto l’anno passato a sacrifici per arrivare li in quel posto in quel momento , purtroppo ero arrivata 2° ma posso dire che io c’ero.
Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Il mio progetto era ricominciare , questo era prima della pandemia , se aspetto ancora un po’ vado in pensione.
Come coordini le tue sessioni di allenamento con la tua vita privata?
Sono sposata il mio allenatore / arbitro ed atleta quindi, in parte, mi sono resa più facile almeno la condivisione del tempo che passo con la famiglia, ci permettiamo di condividere questa passione.
Quali sono le maggiori difficoltà per una donna che sceglie questo sport?
La maggior difficoltà è avere altre donne per competere in Italia e quindi se vuoi avere risultati alle gare internazionali devi avere tempo e denaro per girare spesso e per potersi fare esperienza al tavolo con le tue simili e non solo , per avere in gara anche dimestichezza con gli arbitri. Poi se hai dei figli anche il tempo non può essere solo per te ma ci sono altre priorità.
C’è un modello femminile a cui ti sei ispirata? (non necessariamente nello sport)
Non c’è un modello a cui mi sono ispirata . Io volevo essere quello che sono.
Cosa vuoi dire alle donne che si avvicinano a questo sport ?
E’ uno sport e come tale, una lo fa per 2 motivi tenersi in forma e vincere, altrimenti perché lo fai?