1. Cosa ti ha portato a scegliere questo sport?
Lui ha scelto me!
Fin da ragazzina adoravo cimentarmi in sfide con i maschietti. A volte capitavano gare nei villaggi turistici. Ero sempre la prima ad iscrivermi.
Quale è stato il risultato di cui vai più orgogliosa? Corrisponde anche al miglior incontro della tua carriera? Ce lo racconti?
Purtroppo ho scoperto la federazione SBFI molto tardi, avevo già 30 anni. Considerato che per molti anni i miei allenamenti sono stati in solitudine, cioè senza una guida, un tutorial, non posso che essere orgogliosa di me.
Il miglior incontro e la mia massima soddisfazione è stata al Campionato Italiano 2011 a Livorno, battendo Francesca Messina e vincendo il titolo Italiano.
Ai miei esordi ero rimasta colpita dalla sua incredibile potenza e mai avrei pensato un giorno di competere con lei. Da quel giorno ho iniziato la mia collaborazione agonistica con i Tyrsenoi, il gruppo di Sircana Daniele e Cristiano Agosta.
Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Il mio Sogno sarebbe di partecipare al mio terzo e ..ultimo campionato Mondiale Categoria Master, ma prima dovrei risolvere i miei dolori al polso diventati ormai cronici.
Come coordini le tue sessioni di allenamento con la tua vita privata?
Benissimo. Cerco di allenarmi la mattina presto per essere poi a disposizione della famiglia.
Volendo tutto si fa!
Quali sono le maggiori difficoltà per una donna che sceglie questo sport?
Io non ne ho mai incontrate. Mi arrabbio solamente quando sento commenti che penalizzano o ridicolizzano questo sport. La gente non immagina quanto lavoro c’è dietro.
C’è un modello femminile a cui ti sei ispirata? (non necessariamente nello sport)
Oh si! Adoro le atlete svedesi, vere professioniste. Ho seguito tanto Heidi Andersoon, i suoi incontri sono esaltanti.
Cosa vuoi dire alle donne che si avvicinano a questo sport ?
Voglio dire che non ci si improvvisa, come ogni sport anche in questo, occorrono preparazione, volontà e obbiettivi. Mai cedere alle prime sconfitte!