Come ti sei avvicinata al Braccio di Ferro?
Nel mondo del Braccio di Ferro, mi sono avvicinata nel 2000,quando ho conosciuto Emilio Tomaselli . Mi ha coinvolto nell’organizzazione delle sue prime gare da Bar dove ho conosciuto il presidente e i primi componenti della S.B.F.I.,con i quali abbiamo instaurato un rapporto di amicizia oltre a condividere la stessa passione per questo sport. Insieme siamo cresciuti e arrivati fino a qui.In questi anni ho conosciuto e vissuto tante persone,ma solo poche hanno capito il valore, il dovere e il senso che noi diamo a questo sport.Amare ancora dopo 21 anni il Braccio di Ferro con tutte le sue sfaccettature non è stato facile,ma oltre le delusioni,ci sono state le tante soddisfazioni,perché oltre la tasca ci si mette anche la faccia
Durante il tuo percorso di organizzatore hai mai pensato di gareggiare ?
Sinceramente all’inizio ci ho pensato,e la cosa mi affascinava ma poi ho preferito dare la priorità all’organizzare le gare,che non è così facile come sembra.
Cosa ti piace maggiormente di questo sport e quale è stata la tua maggior soddisfazione?
Di questo sport mi piace tutto,perché come in ogni cosa della vita mi prendo il bello e il brutto,c’è sempre da imparare,e insieme a lui sono cresciuta e mi sono resa conto di chi realmente condivideva la mia passione e chi invece lo faceva tanto per fare senza dargli nessun valore
Quali sono i tuoi obbiettivi futuri in ambito organizzativo ?
Uno dei miei obbiettivi é portare gli Italiani qui a Reggio Calabria,i progetti sono tanti,uno è in corso di poter fare anche una gara in bassa stagione per agevolare gli atleti nei costi di viaggio,per poterli avere almeno una volta tutti qui i campioni della nostra BIG FAMILY
Cosa ti piace maggiormente di questo sport e quale è stata la tua maggior soddisfazione?
La più grande soddisfazione,l’ho avuta quando Claudio,Katia e Tomas mi hanno proposto di fare una gara internazionale ,qui a Reggio Calabria,ERAVAMO AL SETTIMO CIELO!…Poi quando ho visto tutti quei campioni internazionali sul mio palco,vi lascio immaginare….
Ci puoi descrivere cosa rappresenta per te il Trofeo del Mediterraneo?
Beh… il TROFEO DEL MEDITERRANEO,siamo Noi, io Emilio e la passione e l’amore che abbiamo per questo sport! Rappresenta la nostra terra,il nostro calore e quel momento dove ti prendi tutte le soddisfazioni dopo un anno di lavoro e,alla fine riabbracci gli amiconi che ti sostengono da lontano che ti danno fiducia,che credono in te e che non ti fanno mollare mai.
C’è qualcosa che vuoi dire o suggerire alla SBFI?
L’unica cosa che potrei consigliare o meglio augurare alla nostra federazione,è quella di continuare a credere in questo sport,e che le cose migliorino e di venirci sempre incontro rispettandoci prima umanamente e poi da grandi sportivi.
In questi anni siamo cresciuti grazie a coloro che la formano.
Approfitto per ringraziare tutti in particolar modo Claudio, Katia, Tomas, e Denis. Vi abbraccio