SBFI - Sezione Braccio di Ferro Italia - Arm Lady Katia Crucitti

1. Come tutti sanno sei capo arbitri in Italia. Quali sono le principali difficoltà a gestire un team arbitrale composto da soli uomini?

Si, sono il capo arbitri delle Sezione Braccio di Ferro Italia ed il mio team è composto da soli uomini dei quali vado molto orgogliosa. Non ho mai riscontrato particolari difficoltà anzi molti di loro sono le persone che mi hanno aiutato ad arrivare dove sono oggi….ed io li ringrazio per il loro lavoro e passione

2. Sono stati più difficili gli inizi, le prime gare oppure salire di grado in WAF ed in EAF?

Sicuramente gli inizi sono stati molto molto difficili; come tutti sanno non ho un passato da atleta e questo, per certi versi, ha portato ad un po’ di diffidenza iniziale ma come dicevo prima, ho ricevuto aiuto e supporto da tante persone, le stesse persone che ho cercato di non deludere e che ringrazio per aver creduto in me.

3. Qual’è stata la soffisfazione più grande avuta da questo sport?

Devo ammettere di averne avute tante ma quella che porterò sempre con me è sicuramente riferibile ai campionati del mondo 2019 a Costanta in Romania. Sono stata nominata capo arbitri ad interim in sostituzione dell’attuale capo arbitri assente per motivi personali…ho presentato sul palco 72 arbitri provenienti da tutto il mondo.

4. C’è un modello femminile a cui ti sei ispirata? (non necessariamente nello sport)

Mi sono ispirata a tutte le donne che non hanno mai avuto paura di realizzare un sogno; ma in questo sport i miei modelli sono state le mie amiche e colleghe Camilla Kattstrom e Venera Urazgildeeva.

5. Cambieresti qualcosa di questo sport per renderlo più attraente al mondo femminile?

Non credo che ci sia qualcosa da cambiare tuttavia ritengo che le donne meritino di essere maggiormente valorizzate in uno sport prevalentemente maschile.

6. Cosa vuoi dire alle donne che si avvicinano a questo sport?

Alle donne voglio dire di attingere alla forza e determinazione che le contraddistingue, di avere grandi sogni e ambizioni perché prima di noi ci sono state delle donne che hanno lottato per abbattere i muri della discriminazione quindi a quelle donne dobbiamo dimostrare il nostro valore. Non dimenticate mai di credere in voi stesse e nel vostro potenziale; la forza viene prima dalla mente e dalla capacità ci controllarla quando mente.

7. Non ti ho chiesto com’è iniziata la tua carriera ma vorrei sapere come pensi che finirà

Finirà solo quando avrò finito di realizzare i miei sogni o quando non troverò gli stimoli giusti per averne di nuovi.