SBFI - Sezione Braccio di Ferro Italia - Arm Lady  Valentina Zilli

1. Cosa ti ha portato a scegliere questo sport?

In realtà ci sono capitata. Mio fratello faceva questo sport già da un anno e un giorno l’ho accompagnato al suo allenamento. Il Maestro Antonio de Filippo mi ha provato, ha detto che avevo una buona base su cui lavorare e ha iniziato ad allenarmi con entusiasmo.

Quale è stato il risultato di cui vai più orgogliosa? Corrisponde anche al miglior incontro della tua carriera? Ce lo racconti?

Non ho vinto molti incontri, ma quello che mi è rimasto di più è stato quello con l’atleta Messina. Nell’incontro successivo ho perso ma è stato gratificante battere almeno una volta una donna così forte.

Quali sono i tuoi progetti per il futuro?

Continuare ad allenarmi sempre poiché la forza ha sempre fatto parte di me e del mio carattere da sempre, perciò continuerò ad andare in palestra e spingermi sempre oltre

Come coordini le tue sessioni di allenamento con la tua vita privata?

Non mi alleno più per braccio di ferro, ma il mio fisico mi spinge sempre a fare di più e a resistere tanto come nella vita di tutti i giorni. Questo sport mi ha insegnato a credere sempre in me stessa e superare i limiti più mentali che fisici migliorando la qualità della mia vita

Quali sono le maggiori difficoltà per una donna che sceglie questo sport?

Mi sono sempre allenata con gli uomini per anni senza capire realmente la forza che acquisivo ogni volta. Durante le gare i miei compagni di squadra e il mio maestro mi sostenevano, poiché in quel periodo ero l’unica donna del gruppo e io non volevo deluderli. Ci sono poche donne in questo sport ma con grinta e tanta energia, pronte a combattere fino all’ultimo conquistando il titolo. Nonostante sia uno sport apparentemente per uomini, le donne hanno preso il loro posto conquistando titoli a livello mondiale e questo mi rende orgogliosa.

C’è un modello femminile a cui ti sei ispirata? (non necessariamente nello sport)

In questo sport ci sono due donne che mi hanno colpito. D’Apice e Lamparelli. Campionesse a livello Italiano Europeo e mondiale, ma la loro sportività e umiltà mi hanno conquistato. Mi incoraggiavano a pensare sempre positivo e a non perdere mai la fiducia in me stessa. Donne così di alto livello che mi rivolgevano la parola per me era motivo di orgoglio e le ricordo ancora oggi nei miei pensieri