Perchè il “braccio di ferro”?
Tutto è nato da una classica sfida da “bar”, ovvero un giorno trovai in un bar il tavolo da bdf con un ragazzo, ai tempi a me sconosciuto, di nome Franco Capra, mi disse dai prova a fare due tiri. Mi misi al tavolo e da quel giorno non mi staccai più da quel tavolo. È uno sport dove bisogna affiancare alla forza bruta la tecnica e la forza mentale e per questo lo adoro.
Quale è stata la tua prima competizione?
La mia prima competizione fu nel 2009 in provincia di Mantova, era una gara a livello italiano, arrivai praticamente come uno sprovveduto rispetto ad altri atleti , ma sono riuscito a fare il terzo gradino del podio nella categoria esordienti 90kg.
Quale è stato il tuo primo podio?
Se parliamo di soddisfazione pura , il risultato più bello è stato avere l’onore di essere tra i pochi atleti italiani ad aver partecipato a una sfida dell armfight, dove si confrontano i migliori atleti a livello mondiale.
Qual è il risultato che ti ha dato più soddisfazione?
Mentre se parliamo di soddisfazione pura per la vittoria di una gara,vsenza ombra di dubbio è aver vinto incontri contro le leggende del bdf italiano.
Qual è l’atleta a cui ti sei ispirato?
In ottica internazionale il mio idolo è sempre stato il mitico Brezenk ed il mostro russo Voevoda. Mentre se andiamo a guardare in Italia il mio punto di riferimento è il grande Frank Lamparelli.
Quali sono i tuoi obiettivi futuri?
Il primo obbiettivo è ritornare a gareggiare il prima possibile, quando sarà appunto possibile farlo. Poi, oltre al campionato italiano, mi piacerebbe poter sfidare nuovamente Viktorio Sovic per riscattarmi dalla brutta prestazione fatta.
Hai una idea che ti piacerebbe proporre alla SBFI?
La sbfi ha dimostrato di essere una grande federazione ma soprattutto una grande famiglia, sarebbe bello reintrodurre un ranking italiano , perché io adoro La competizione. Per tutto il resto avanti tutta e forza sbfi!