SBFI - Sezione Braccio di Ferro Italia - Top Players Diego Michelangeletti

Perchè il “braccio di ferro”?

Tutto è iniziato a poco piu di 18 anni, avevo iniziato da poco ad allenarmi a casa in maniera blanda, insieme a mio fratello Luca,il quale mi disse che sarei stato veramente forte se avessi battuto a braccio di ferro un suo amico (di natura molto forte geneticamente) che usciva nel bar che frequentavo anche io; nei mesi a venire tornai molte volte con le braccia doloranti ma con la voglia di riuscire, un giorno, a batterlo.
Qualche mese dopo vidi un volantino di un campionato di braccio di ferro, il centro italia del 2011 a Bettolle (Siena), partecipai e mi si aprì un mondo.. non sapevo neanche cosa fosse un tavolo regolamentare di braccio di ferro.. molto diverso dai tavoli di legno del bar.
Tutt’oggi mi alleno in casa e mi confronto con mio fratello Luca, allenandoci e scambiandoci idee, spronandoci a migliorare.

Quale è stata la tua prima competizione?

La mia prima competizione fu il centro Italia a Bettolle (Siena) nel 2011.

Quale è stato il tuo primo podio?

Il mio primo podio fu sempre al centro Italia del 2011 dove mi classificai 2° nella categoria esordienti 70kg.
Il mio primo podio senior fu a Tuscania (VT) al Contest Etrusco del 2014, categoria 70 kg, dove arrivai 1°.

Qual è il risultato che ti ha dato più soddisfazione?

Devo dire che mi sono tolto piu di una soddisfazione, tra cui:
1° posto al campionato italiano 2015 cat. 75kg, sia destro che sinistro.
3° posto al Senec Hand 2017 in Slovacchia, cat. 85kg sinistro, battendo anche Dobrovic Radoslav,
1° posto al campionato italiano 2018 cat. 80kg, sia destro che sinistro,
18° posto su 38 partecipanti al Mondiale in Turchia del 2018 cat. 80kg, per me non male come prima esperienza contro i migliori al mondo.
Infine il 2° posto cat. 80kg alla coppa Italia 2019 , dove nonostante una forma fisica non delle migliori sono riuscito a battere per la prima volta Gioco Placido, atleta da anni molto forte nella categoria.

Qual è l’atleta a cui ti sei ispirato?

Se devo fare un nome sicuramente la leggenda vivente, John Brzenk, di cui ho anche la maglia firmata del Nemiroff del 2005 appesa al muro!
Trovo ispirazione nei piccoli miglioramenti che riesco ad avere giorno dopo giorno da me stesso, nell’impegno costante, nella voglia di competere, di sfogare la rabbia sul tavolo.. e di vincere.

Quali sono i tuoi obiettivi futuri?

Nella mia mente c’è un bel campionato europeo.. o un mondiale.. ma prima di tutto una medaglia in casa.
L’obiettivo è non fermarsi mai, ogni giorno che passa, conta.

Hai una idea che ti piacerebbe proporre alla SBFI?

Piu che un idea ho una speranza, che il braccio di ferro possa essere riconosciuto come sport olimpico, per dargli ancora piu valore, dato che non ha nulla da invidiare a qualsiasi altro sport olimpico, anzi.

Colgo l’occasione per salutare tutti gli atleti e i responsabili della SBFI, in attesa di poterci stringere la mano.. come solo noi sappiamo fare!