SBFI - Sezione Braccio di Ferro Italia - Top Players Tomas De Marchi

Perchè il “braccio di ferro”?

Ho praticato in gioventù altri sport a livello agonistico, ma per cause lavorative ho dovuto smettere.
Negli anni ho comunque sempre frequentato le palestre, ma ad un certo punto il solo allenamento in palestra senza scopi particolari, se non quello di restare in forma, era diventato abbastanza noioso.
Entrando in un negozio di integratori alimentari vidi il tavolo di braccio di ferro.. e così chiesi di poter provare. Era il 2012 ed ebbi la fortuna di entrare nel team di Massimo De Rossi e Massimiliano Caregnato, all’epoca capitanato da Frank Lamparelli, uno dei migliori atleti che ci sia mai stato in Italia.

Quale è stata la tua prima competizione?

La mia prima competizione fu ad un paio di settimane dal mio primo allenamento, all’internazionale di Monsano. Non feci podio, ma ci andai vicino. Forse è stato il motivo che mi ha spinto a proseguire negli allenamenti.

Quale è stato il tuo primo podio?

Il primo podio fu nella gara successiva, all’American Fun di Reggio Emilia, dove vinsi gli esordienti e feci un terzo posto nei senior.

Qual è il risultato che ti ha dato più soddisfazione?

Vincere l’oro del campionato mondiale master del 2019. E’ un emozione che auguro di provare ad ogni atleta che pratica questo sport.

Qual è l’atleta a cui ti sei ispirato?

Non mi sono ispirato a nessun atleta in particolare. Ho tratto sempre ispirazione dalle mie sconfitte, questo è stato il carburante del mio motore.

Quali sono i tuoi obiettivi futuri?

Non ho obbiettivi futuri nell’immediato. Mi sarebbe piaciuto partecipare all’europeo nel 2020, ma purtroppo la pandemia ha vanificato la cosa.

Hai una idea che ti piacerebbe proporre alla SBFI?

Nulla di particolare.