SBFI People – Fabio Nimis

1. Da quanto tempo pratichi e ti interessi di Bdf?
Fabio: ho iniziato a praticare questo sport nel 2003 a livello regionale amatoriale, e nel 2005 a livello nazionale SBFI. Ma grazie a mio fratello, il campione Giovanni Nimis, che aveva iniziato molto prima di me, io seguivo già il panorama del braccio di ferro sia nazionale che mondiale ancor prima di iniziare come atleta, direi dal 2001 in maniera costante.

2. Come vedi il panorama del braccio di ferro italiano negli ultimi anni rispetto al panorama internazionale?
Fabio: Ritengo che negli ultimi dieci anni circa il livello medio dei nostri atleti sia molto aumentato, e questo miglioramento ha dato i suoi frutti anche nelle prestazioni all’estero. Per molti anni per esempio era ritenuto praticamente impossibile che un atleta italiano potesse salire sul podio dello Zloty Tur, ma nel 2010 ci fu con grande sorpresa di tutti il terzo posto di mio fratello, un risultato storico per la SBFI, che fece praticamente da apripista e fu poi seguito negli anni successivi dagli straordinari piazzamenti di altri grandissimi campioni come Gasparini Ermes, Cappa Davide e Manghi Thomas. E se era considerato impossibile arrivare solo a podio, figuriamoci allora ipotizzare che un italiano potesse conquistare il primo posto allo Zloty Tur ed al Mondiale nei Senior, sembrava fantascienza solo pensarlo, ma poi il nostro fenomeno Ermes Gasparini ha ottenuto entrambi questi risultati nell’arco di due anni, trasformando le utopie in traguardi concreti, e aumentando il prestigio del braccio di ferro italiano nel mondo. Ricordo che era dal lontano 1992, con il leggendario Bruni Emanuele, che l’Italia non otteneva un risultato di questo calibro all’estero! E facendo una considerazione più generale, ricordo chiaramente che nel 2004 per esempio bastava arrivassero in Italia dei pesi massimi stranieri di buon livello, come Szasz, Bieli e Duez, per battere con facilità tutti i nostri atleti. Ora invece la situazione è ben diversa, i campioni stranieri che vengono alle nostre gare trovano campioni eccezionali come Gasparini Ermes, Lamparelli Frank, Cappa Davide, Battaglia Manuel ecc, e non solo non è più scontato che i campioni stranieri arrivino primi ai nostri Internazionali, ma nemmeno che arrivino al podio! Questo a dimostrazione di quanto il livello della SBFI si sia alzato, e per questo dobbiamo ringraziare tutti il nostro mitico presidente Claudio Rizza ed il suo instancabile lavoro per la crescita della federazione! A questo proposito ci terrei ad evidenziare anche un altro fatto, che riguarda solo le dinamiche interne della SBFI, e cioè il grandissimo sviluppo del braccio di ferro nel sud Italia durante gli ultimi sei/sette anni, sia da un punto di vista qualitativo che quantitativo. Fino a una decina di anni fa infatti il predominio degli atleti del nord e del centro era incontrastato, al sud c’erano già vari atleti ma mediamente tutti di livello nettamente inferiore a quelli del nord e del centro (tranne alcune rare eccezioni come il grandissimo Rosario Agosta e suo fratello Gianluca, e pochissimi altri) ; ora invece il sud può finalmente vantare tanti grandi campioni fra i migliori del panorama nazionale, come Lucarelli Antonello, Grimaldi Antonio, Gioco Placido, Basile Luca, l’astro nascente Giurdanella Gabriele, e anche altri ottimi nomi di spicco come Libonati Matteo, Basile Francesco, Raia Giuseppe ecc… E alcuni di questi atleti hanno pure dato vita a delle squadre numerose ed agguerrite, e tutto ciò non può che farmi molto piacere, ora finalmente il braccio di ferro italiano è una vera realtà omogenea diffusa uniformemente su tutto il territorio nazionale! Non da ultimo voglio anche rivolgere un sentito encomio all’operato del nostro arbitro Katia Crucitti, dato che anche i suoi splendidi risultati in questo ambito hanno contribuito ad incrementare il prestigio della SBFI nel mondo del braccio di ferro! Katia ha ottenuto dei riconoscimenti a livello internazionale che nessun arbitro italiano aveva ottenuto prima di lei, ormai è indubbiamente uno dei migliori arbitri del mondo, e non posso che farle i miei più sinceri complimenti per la dedizione e le abilità che ha dimostrato in questo suo percorso!

3. Cosa pensi della sfida Ermes Gasparini vs Michael Todd?
Fabio: sfida fra il nostro atleta di punta Ermes Gasparini ed il grande campione statunitense Michael Todd sarà sicuramente un grande spettacolo! Sulla carta ovviamente Todd parte favorito, dato che nel suo curriculum può vantare alcune vittorie contro nomi del calibro di Pushkar, Cyplenkov, Chaffee, Bresnan ecc, quindi contro i più forti del mondo in assoluto, ed è un atleta di grandissima esperienza, soprattutto specializzato da tanti anni nelle sfide su più round, senza contare tra l’altro che avrà pure un vantaggio non indifferente di circa 20 kg di peso corporeo rispetto al nostro campione. Todd parte quindi sicuramente avvantaggiato in teoria, anche perché i suoi inusuali punti di forza risultano particolarmente ostici da affrontare anche per gli atleti ai massimi vertici mondiali. Fatta questa premessa, sono anche convinto che vedremo un Gasparini Ermes estremamente preparato, sicuramente più forte rispetto all’anno scorso, e ritengo che Todd dovrà stare molto attento ed impegnarsi al 100% se vuole portarsi a casa la vittoria, se commetterà l’errore di sottovalutare il proprio avversario al primo round potrebbe avere una brutta sorpresa, e in ogni caso prevedo comunque delle battaglie entusiasmanti fra questi due campioni, dato che Ermes sta curando alla perfezione tutti i dettagli possibili per arrivare preparato al massimo in questa sfida, anche dal punto di vista della strategia tecnica.

4. E delle altre due sfide?
Fabio: Anche la sfida fra il nostro campione dei pesi super massimi Battaglia Manuel ed il campione Assoluto della Romania Badulescu Sabin appare molto interessante sulla carta, e sarei piuttosto incerto sull’esito. Manuel ha un vantaggio strutturale sul suo avversario, e ritengo che sia anche il migliore dei due a livello di forza e controllo nella sezione mano/polso, mentre Badulescu secondo me sarà superiore come forza di braccio, come resistenza, e come capacità di gestire le posizioni di un incontro sulla lunga distanza. Quindi dal mio punto di vista Manuel dovrà cercare di evitare la cinghia, imporre subito il proprio vantaggio di presa e cercare di vincere nel minor tempo possibile. Se invece gli incontri finissero alla cinghia e i due atleti si bloccassero in fase di stallo, penso che sarebbe Badulescu a prevalere alla fine. Sulla sfida femminile non posso esprimere un parere accurato perché non conosco bene l’atleta ungherese, ma la nostra Monica Pedoglia è un’atleta di grande esperienza, che sa come prepararsi al meglio e che affronta sempre la competizione con grande grinta e determinazione, farò ovviamente il tifo per lei!

5. Cosa pensi dell’organizzazione di questo Super Match 2017?
Fabio: Penso che l’organizzazione di questo Super Match sarà esemplare come sempre, ai massimi livelli possibili nell’ambito delle gare internazionali d’Europa! Siamo molto fortunati ad avere un presidente del calibro di Claudio Rizza, propositivo e carismatico come pochi, e negli ultimi anni magistralmente coadiuvato dalla vice presidente Virna Nedrotti. Concludo facendo un grande in bocca al lupo a tutti gli atleti italiani che gareggeranno a questo Super Match, nelle categorie di peso e nelle prestigiose sfide!

Katia Crucitti